Andrea La Rovere

Ci sono storie bellissime ma sconosciute, fino a quando qualcuno non le racconta

Gotico Abruzzese, un nuovo libro e tanti amici

Gotico Abruzzese, un nuovo libro e tanti amici

La mia regione, come si sarà capito, è l’Abruzzo, una terra che – oltre agli arrosticini e ai post de L’abruzzese fuori sede – dispone di un incredibile patrimonio di strutture fortificate, rocche e castelli pieni di suggestioni e atmosfere sospese tra storia e leggende gotiche. Uno sfondo ideale per racconti sospesi tra horror, storia, giallo e noir.

Proprio così è nata l’idea mia e di altri due scrittori molto più bravi e noti di me, Anna Maria Pierdomenico e Angelo Marenzana, di dare vita a un’antologia ambientata in undici castelli abruzzesi intitolata Gotico Abruzzese. Ecco così altrettanti autori, scelti tra le migliori firme italiane dei vari generi, cimentarsi in racconti che mescolano storia e leggenda, noir e soprannaturale, terrore e ironia.

Sono storie a volte basate su leggende locali, altre esclusivamente sulla fantasia degli autori, che pongono però sempre in primo piano i meravigliosi castelli d’Abruzzo.

Oggi vi presento brevemente i castelli scelti: in Abruzzo, ovviamente, ce ne sono tantissimi altri.

𝗥𝗼𝗰𝗰𝗮 𝗖𝗮𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗼

La fortezza di Rocca Calascio è un po’ la superstar dei castelli d’Abruzzo. Teatro di film come “Ladyhawke”, di reportage di Alberto Angela e immagine di copertina anche sulla pagina Instagram della BBC, la rocca risale al XII secolo ed è visitabile gratuitamente. A patto di arrampicarsi fino a dove sorge.

𝗥𝗼𝗰𝗰𝗮𝘀𝗰𝗮𝗹𝗲𝗴𝗻𝗮

Abbarbicata dall’XI secolo su uno sperone di roccia, anche questa spettacolare struttura vanta apparizioni al cinema, come nel “Racconto dei racconti” di Garrone. Il castello è anche teatro della leggenda della “Mano di sangue”, attorno a cui ruota il racconto, è che ha per protagonista lo spietato barone Corvo de’ Corvis e la sua scellerata abitudine di applicare lo ius primae noctis.

𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗖𝗿𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗼

Il castello, iniziato nel XIII secolo e oggi restaurato e visitabile come museo, sorge nell’omonimo paese. La vicenda più nota avviene durante la II Guerra Mondiale, quando la fortezza ospita i Savoia durante la loro ingloriosa fuga. Crecchio si fregia ironicamente del titolo di Capitale d’Italia per un giorno.

𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗢𝗿𝘁𝗼𝗻𝗮

La storia di questa fortezza che guarda il mare Adriatico non è molto fortunata. Danneggiato varie volte, ha ospitato un palazzo, una polveriera ed è stato bombardato durante la II Guerra Mondiale. Oggi è restaurato parzialmente e nella nostra antologia ospita la leggenda locale della “Ritorna”.

𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱’𝗢𝗰𝗿𝗲

Fortezza che sorge nel XII secolo e subisce la solita storia di battaglie e passaggi di mano. Dotato di sette torri, è in particolare bersagliato da Braccio da Montone, condottiero ricorrente nelle battaglie abruzzesi. Sopravvissuto in parte nei secoli, viene molto danneggiato dal sisma del 2009.

𝗙𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗦𝗽𝗮𝗴𝗻𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝗾𝘂𝗶𝗹𝗮

Il castello dell’Aquila è legato ai tentativi di ribellione alla dominazione spagnola nel ‘500. Utilizzato prima dai francesi e poi dai nazisti, diventa finalmente un museo ma subisce gravi danni nel tragico terremoto del 2009.

𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝘀𝘀𝗮 𝗱’𝗔𝗹𝗯𝗲

Il castello sorge vicino alla più celebre Alba Fucens, dove l’anfiteatro romano fa bella mostra. Utilizzato dai nazisti durante la guerra è soggetto a tremendi bombardamenti che, insieme a vari terremoti, lo danneggiano. Oggi la struttura è conservata solo parzialmente.

𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝗹𝘀𝗼𝗿𝗮𝗻𝗼

Ben conservato e scampato nei secoli alla furia di barbari antichi e moderni, il castello di Balsorano è stato molto spesso utilizzato dal cinema. Negli anni Sessanta è impiegato per diversi horror anche di buona qualità, poi nel cinema di genere e trash, infine in pellicole a luci rosse.

𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗕𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗰𝗼

La fortezza nasce come struttura normanna in legno nell’XI secolo, poi viene trasformato nei secoli. Raggiungibile dopo un’erta ascesa, è conservato nelle mura ma completamente diruto all’interno. Vicina sorge la chiesa di San Pellegrino, soprannominata per i suoi affreschi la “Cappella Sistina d’Abruzzo”.

𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗖𝗮𝗽𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮𝗻𝗼

charset=Ascii

Costruito nel XV secolo e più volte rimaneggiato, difese la cittadina dagli assalti del solito Braccio da Montone. Oggi ospita il comune, mostre e una riproduzione fedele del celebre “Guerriero di Capestrano”.

𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼

A Pacentro, paesino noto anche per le origini della postar Madonna, sorge il maestoso Castello Caldora fin dall’XI secolo. Una delle tre torri è chiamata “Torre del fantasma” a causa di una lugubre leggenda che ha come protagonista Margherita di Brai, castellana che si uccise gettandosi proprio da lì.

Qualche cenno in più su Gotico Abruzzese

L’Abruzzo dispone di un incredibile patrimonio di strutture fortificate, rocche e castelli pieni di suggestioni e atmosfere sospese tra storia e leggende gotiche. Quale sfondo migliore, allora, per raccontare dodici storie che si dividono tra horror, giallo e noir?
Ecco così altrettanti autori, scelti tra le migliori firme italiane dei vari generi, cimentarsi in questi racconti che mescolano storia e leggenda, noir e soprannaturale, terrore e ironia.

Le fortezze scelte sono quelle del castello d’Ocre, il Forte Spagnolo a L’Aquila, Pacentro, Massa d’Albe, Roccascalegna, Balsorano, Bominaco, Capestrano, Ortona, Crecchio, Rocca Calascio e un misterioso palazzo da scoprire.

Sono storie a volte basate su leggende locali, altre esclusivamente sulla fantasia degli autori, che pongono però sempre in primo piano i meravigliosi castelli d’Abruzzo. In appendice è presente una breve sezione con storia e aneddoti di ogni struttura.

Racconti che hanno l’obiettivo di trascinare il lettore in un mondo misterioso popolato di antiche leggende e maledizioni, ma anche di moderni gialli e sanguinosi delitti.
Un mondo, insomma, ben più confortevole della realtà.

I dodici autori

I dodici racconti sono scritti da Fiorella Borin, Maria Elena Cialente, Maurizio Cometto, Giovanni D’Alessandro, Emanuele Delmiglio, Giancarlo Giuliani, Andrea La Rovere, Angelo Marenzana, Anna Maria Pierdomenico, Mariano Rampini, Alessandra Zenarola e Roberta Zimei

Lo trovate anche su Amazon, cliccando qui.

Torna in alto
Facebook